Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

VODIM

Risultati per: luce

Numero di risultati: 31 in 1 pagine

  • Pagina 1 di 1

Da Bramante a Canova

251020
Argan, Giulio 31 occorrenze

Da Bramante a Canova

materia al contatto dello spazio e della luce. Trapassa, quella forza, in una materia che in sé non ha nulla di prezioso o di raro: se il costruire è un

Pagina 212

Da Bramante a Canova

soprattutto a riflettere e stornare la luce per impedirle di espandersi e avvolgere, e per costringerla a profilarsi, segmentarsi, impuntarsi sulla

Pagina 214

Da Bramante a Canova

concepita per un effetto luministico che esigeva la riflessione della luce dalla superficie curva della volta, la rinuncia a costruirla significava il

Pagina 222

Da Bramante a Canova

narrazione figurata dei rilievi e dei dipinti negli ovali4, fino alla sorgente di luce delle finestre.

Pagina 229

Da Bramante a Canova

Un'altra ragione dell’accentuazione anche coloristica delle edicole è la condizione di luce che, con la mancanza della volta, si è venuta a

Pagina 230

Da Bramante a Canova

maggiore la luce perché le campate più strette, non comunicando con la navata centrale, sono illuminate soltanto dalle finestre, mentre le più larghe

Pagina 232

Da Bramante a Canova

luce, il Borromini ha concepito l’insieme del nuovo San Giovanni; e proprio l’elasticità del sistema (documentata dalle variazioni di ritmo nei vari

Pagina 233

Da Bramante a Canova

tutta infiorata: insinuano nel trionfo del bello «naturale» — i fiori, la luce, il grande spazio — la nota malinconica di un altro bello, spirituale

Pagina 235

Da Bramante a Canova

grande tamburo, in uno spazio tutto aria e luce, dove i volumi sono come sottratti alla gravità, alla concretezza materiale del loro essere; e che le

Pagina 249

Da Bramante a Canova

, tracce, frammenti della grande opera «segreta», che seguita a crescere dentro e non vedrà mai la luce. L’arte è la totalità dell’esistenza o dell

Pagina 25

Da Bramante a Canova

successione ritmica di elementi di modulazione che trasformano le pareti in plastici capaci di sfruttare tutte le variazioni dell’incidenza della luce. Dal

Pagina 278

Da Bramante a Canova

dell’interno e dell’esterno. Bisognava dunque trovare, all’interno, una condizione di luce che non fosse quella normale degli interni, contenuta nei

Pagina 281

Da Bramante a Canova

di forma nella facciata e nell’interno: non solo, ma all’esterno, dove la luce naturale è più forte, le colonne sono più piccole e hanno il fusto

Pagina 285

Da Bramante a Canova

lo spazio assume nell’articolazione e modellazione delle pareti, della mobilità continua delle prospettive e degli effetti di luce. Come sempre, la

Pagina 286

Da Bramante a Canova

dei rasi e dei velluti nella luce viva della finestra. Spinge la polemica nel campo tecnico: l’illuminazione dello studio per il ritratto ufficiale

Pagina 293

Da Bramante a Canova

, potrebbe dirsi, il medio proporzionale tra gli estremi opposti, di luce e di tenebra, delle membrature e degli specchi piani dell’architettura. È

Pagina 32

Da Bramante a Canova

. Lo spazio (e qui il fenomenismo del Guarini s’accorda con l’assunto religioso) è concepito come pura luce: se anche il miracolo è, in definitiva, un

Pagina 336

Da Bramante a Canova

rotondo si riduceva al contrapposto, lungo il medesimo asse verticale, del vuoto in penombra del pronao squadrato e delle curvature continue, in piena luce

Pagina 343

Da Bramante a Canova

’occhio vuole la sua parte, e si fa la parte del leone: scenografo, Juvarra è il primo a capire che, immagine per immagine, un fascio di luce, una

Pagina 344

Da Bramante a Canova

guariniana di San Lorenzo. Ma quello che il Passanti definisce benissimo «un intreccio d’archi tutto filtrante luce» e che sembra reggersi sfidando tutte le

Pagina 348

Da Bramante a Canova

complementare della forma architettonica non è più la costante geometrica, sia pur declinata secondo una larga serie di varianti prospettiche; è la luce

Pagina 349

Da Bramante a Canova

concezione della «storia», ma rileverà acutamente il vivacissimo contrapposto delle masse di luce e di ombra colorate.

Pagina 368

Da Bramante a Canova

pittura sia tale che, a una certa distanza, non si distinguano le figure, né ciò che fanno, e sembri formare un insieme di masse di luce e d’ombra, e che

Pagina 376

Da Bramante a Canova

confuse di luce e di ombra. Proprio così, del resto, aveva concepito Hogarth i suoi quadri di storia: e cosi li concepirà ancora, molto più tardi

Pagina 382

Da Bramante a Canova

cose, luce e colore, il «sublime» è segno puro, perentorio, incancellabile; il «pittoresco» ò tutto terreno, contingenza, incontro, il «sublime» è

Pagina 389

Da Bramante a Canova

della composizione coloristica della luce, della trasparenza atmosferica o della rifrazione dei raggi. Si sa che la critica ruskiniana è piena di

Pagina 398

Da Bramante a Canova

senso immediato dell’apparizione scenica, non può essere soltanto limite della figura, ma di zone contrapposte di luce e di ombra. Nelle incisioni di

Pagina 435

Da Bramante a Canova

tempo per i cosiddetti quadri plastici (ne parla anche Goethe), agli effetti di luce. Ciò che l’artista specialmente cerca è «the command of horizon», e

Pagina 436

Da Bramante a Canova

sorride de]l’inutile armeggiare del vecchio, è tutto assorto nella visione, che già sembra abbacinarlo, della gran luce del sole, in cui volerà tra

Pagina 467

Da Bramante a Canova

non può essere che quello che è, né può mutare con il mutare delle circostanze di spazio e di luce. La giustapposizione di concavo e convesso tra il

Pagina 470

Da Bramante a Canova

senza distacco il reale nell’immaginario, ma che si rivela nello sbattimento dei veli pieni di vento, nel palpitare delle carni sazie di luce. Per il

Pagina 475

Cerca

Modifica ricerca